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ARTE VERSUS ALIENAZIONE - Il Progetto Speciale della Fondazione Flavio Vespasiano

24/09/2023

Autunno di intense attività per la Fondazione Flavio Vespasiano che realizza un doppio cartellone in cui alla XV edizione del Reate Festival si affiancano produzioni finanziate con i fondi per i Progetti Speciali 2023 del Ministero della Cultura. Una formula che arricchisce la proposta e che si articola tra Roma e Rieti da fine settembre a metà dicembre.

La novità del progetto speciale intitolato “Arte vs Alienazione” consiste nella proposta di due spettacoli teatrali ispirati a tematiche sociali dimostrando come la forza della creatività riesce a imporsi, anzi a trarre alimento, da situazioni di grande sofferenza fisica e psichica. In entrambi i casi persone respinte ai margini della società e marchiate con lo stigma della diversità trovano in sé stessi la forza di affermare il proprio diritto a esistere attraverso il linguaggio dell’arte. Magic Circles, Storia di Martin W. che sapeva contare le stelle, in prima rappresentazione assoluta, è stata espressamente commissionata dalla Fondazione Flavio Vespasiano traendo ispirazione da una mostra molto significativa organizzata a Rieti dalla Fondazione Varrone e dedicata alla produzione figurativa di persone con disabilità psichiatrica (“Robe da matti”, 2021/22).  L’opera prende il titolo da una delle raccolte grafiche più originali e affascinanti di George Widener, pittore, grafico, disegnatore statunitense, colpito sin da bambino dalla Sindrome di Asperger, e che soltanto verso i quarant’anni rivelò straordinarie capacità creative. Il testo dell’opera è di Guido Barbieri, la musica di Fabrizio De Rossi Re, mentre Martin è interpretato dall’attore Vinicio Marchioni. La prima esecuzione assoluta sarà a Roma al Teatro Palladium venerdì 6 ottobre alle ore 20.30 con replica domenica 8 ottobre alle ore 18 a Rieti al Teatro Flavio Vespasiano.

La seconda parte del progetto speciale è costituita dall’allestimento dell’opera L’imperatore di Atlantide composta da Viktor Ullmann su libretto di Peter Kien nel periodo del loro internamento nel campo di concentramento di Terezín. Nella trama il potere assoluto, incarnato dall’imperatore che vuole sopraffare perfino la Morte, verrà a essere rovesciato in nome di una riaffermazione dell’ordine universale, destinato a imporsi sulle forze del male e della distruzione. Un messaggio di speranza, nonostante le condizioni tragiche in cui è stata composta. L’opera, eseguita per la prima volta a Roma e a Rieti, rispettivamente venerdì 8 dicembre alle 20.30 al Teatro Palladium e domenica 10 dicembre alle 18 al Teatro Flavio Vespasiano, viene proposta nella versione italiana diretta da Sieva Borzak con Roma Tre Orchestra.  Grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma la compagnia di canto sarà composta dagli artisti di Fabbrica, Young Artists Program del Teatro dell’Opera di Roma.